venerdì 8 febbraio 2013

Istanbul: il rinvenimento del porto di Teodosio

Rassegna di news archeologiche dal web:
Antika Notizie

Durante lo scavo per un’importante stazione di scambio della metropolitana di Istanbul, in località Yenikapi, è stato trovato nell’ambito del Progetto Marmaray, un nuovo relitto con scafo e carico intatti riconducibile probabilmente al V secolo d.C.
Gli archeologi, che lavorano nell’area dal 2004, hanno affermato che è uno dei primi relitti al mondo ad essere trovato con lo scafo ligneo ed il carico completamente intatti.
L’archeologo Mehmet Ali Polat ha affermato che si tratta di una gunwale e misura circa cinque metri. Ci sono buone probabilità che nei dintorni vi sia un altro relitto che ancora non è stato scoperto. Inoltre, le anfore poste più in basso nel carico sembrano essere intatte. L’archeologo afferma che è la nave da carico più grande che sia stata scoperta e che è l’unico esempio al mondo di relitto in cui il fasciame ligneo ed il carico siano stati trovati in condizioni così buone.
Il relitto fa parte di un gruppo di 35 navi trovate durante lo scavo di una stazione di scambio della metropolitana di Marmaray, in località Yenikapi, che avrebbe dovuto collegare la parte europea con quella asiatica di Istanbul passando sotto lo stretto del Bosforo. Il consorzio Turco-Giapponese, che doveva provvedere ai lavori, aveva scelto una zona esterna all’area dell’antica città di Istanbul così da non aver “problemi archeologici” una volta iniziati i lavori.
Come sono iniziati i lavori però, si sono imbattuti in uno dei più grandi ritrovamenti di Archeologia Nautica della storia, il Porto di Teodosio.


Il Porto di Teodosio venne costruito in epoca Bizantina, attorno al IV sec. d.C., ed era uno dei maggiori porti commerciali del Mediterraneo. Con la fondazione di Costantinopoli si avviarono numerosi progetti di sviluppo della città e l’aumento del commercio comportò un rapido aumento della popolazione. Il Porto di Teodosio divenne quindi il centro più importante di smistamento del grano (una delle materie prime maggiormente commerciate all’epoca) proveniente dall’Egitto.
Il Dr. Ufuk Kocabas, Presidente dell’Università di Istanbul Yenikapi Associazione Progetto Relitti, afferma inoltre che si tratta della collezione di navi più grande dell’epoca Bizantina.
Il progetto archeologico, supervisionato dal Museo Archeologico di Istanbul con la cooperazione dell’Università di Istanbul, la Texas A&M University e molte altre istituzioni, ha permesso di retrodatare l’inizio della storia della città di Istanbul a circa 8.500 anni fa tramite il ritrovamento di quattro tombe preistoriche con scheletri di circa 8.000 anni. Ciò sembra provare che il luogo, ove poi è sorta la città di Istanbul, era già popolato da genti preistoriche.
Durante gli scavi sono stati trovati i resti di alcuni muri interpretati dagli studiosi come la prima cinta muraria di Costantinopoli.
Nel progetto in corso, è prevista la ricostruzione in 3D delle navi per permetterne una completa comprensione della struttura. Il Dr. Zeynep Kiziltan, direttore del progetto di salvataggio Marmaray, ha detto che una volta completato lo scavo, tutti i risultati verranno condivisi con il grande pubblico e che le indagini sul campo proseguiranno almeno fino alla fine dell’estate.
 

martedì 31 gennaio 2012

MOSAICI di RAVENNA

Riprendono i Viaggi nel Tempo!!
Ci aspetta un 2012 denso di scoperte ed emozioni!

Il primo appuntamento è il 25 marzo 2012 per una splendida giornata a Ravenna.

Ecco il programma:

Giornata dedicata alla visita delle Domus di Ravenna e non solo, per ammirare i magnifici mosaici in esse conservate. Si partirà visitando la mostra permanente sul mosaico antico TAMO (Tutta l’Avventura del Mosaico), la quale illustra l’arte del “fare mosaico” dalle origini ai nostri giorni. Da qui si proseguirà con la Domus dei Tappeti di Pietra, che conserva i meravigliosi mosaici di un grande palazzetto bizantino del V-VI sec. d. C. Si tratta di uno dei più straordinari monumenti scoperti negli ultimi decenni, che va ad arricchire lo splendido patrimonio archeologico di Ravenna quale capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Pranzo a Ravenna.
Nel pomeriggio si visiterà la villa rustica di Russi, che costituiva probabilmente, l'edificio principale di un vasto podere. Il proprietario doveva essersi arricchito all’epoca di Augusto vendendo i propri prodotti agli uomini della flotta romana che era stanziata in quel periodo proprio a Ravenna. La fase oggi conservata si colloca tra il I e il II secolo d.C. quando la villa venne arricchita con pavimentazioni in mosaico e ridefinita nella sua planimetria. Termineremo con la visita dell’Antiquarium all’interno della Rocca, che conserva i reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi della villa romana.

martedì 1 novembre 2011

22 ottobre 2011: Artimino e gli Etruschi nel Carmignano!

Un grazie di cuore a tutti i Viaggiatori nel Tempo che hanno partecipato a questa giornata alla scoperta degli Etruschi nel Carmignano!
Ci troviamo in provincia di Prato, a nord del fiume Arno, in un luogo che a partire dall'età del Ferro e in epoca orientalizzante (VII sec. a.C.) è stato frequentato dagli etruschi, i quali ci hanno lasciato delle splendide testimonianze, tutte da scoprire in questa indimenticabile giornata!
Partenza alle 7.00 del mattino, la levataccia si sente, ma ci aspettano grandi cose, per il piacere della scoperta questo ed altro!!!
Arriviamo attorno alle 9.00 del mattino e a darci il benvenuto è un tiepido sole autunnale, che colora le colline attorno a noi di tutte le tonalità del giallo e del rosso, ci riempiamo gli occhi di armonia e i polmoni di aria pura! La nostra bravissima guida Annalisa, archeologa del Museo di Artimino, ci accoglie sorridente e ci accompagna alla prima meraviglia della giornata: il TUMULO DI MONTEFORTINI.
Rimaniamo senza parola di fronte all'imponenza del tumulo: una collina artificiale che doveva avere un diametro di circa 80 metri e un'altezza di 11 metri. Oggi si trova "incastonato" all'interno di un piccolo centro abitato, proprio come un gioiello! Il tumulo conserva due tombe, la più antica è a tholos (a pianta circolare), mentre quella più recente, a pianta rettangolare. Visitiamo prima la tomba a tholos, ci fermiamo davanti al suo dromos (corridoio d'accesso, che doveva essere lungo 13 metri) e ammiriamo una grande lastra di pietra che ancora oggi sigilla la porta di accesso alla camera sepolcrale. Questa tomba è stata infatti scoperta e scavata a partire dall'alto, ed anche oggi, salendo le scale artificiali che affiancano il dromos è possibile vedere la camera dall'alto, ammiranrne la copertura a falsa cupola, il pilastro centrale, la mensola che corre lungo le pareti (dove veniva esposto il corredo del defunto)...una maniera insolita di visitare le tombe antiche, di solito ci si entra dentro, mentre qui, sospesi, cambia la prospettiva e l'emozione è davvero forte! Anche la vicina tomba a camera rettangolare ha il suo fascino, la fronte presenta l'architrave spezzata, probabilmente in seguito a scavi clandestini che purtroppo hanno causato anche la perdita di quasi tutto il corredo. I pochi oggetti che sono arrivati fino a noi testimoniano comunque l'iportanza e la ricchezza dei principi etruschi che nel VII secolo a.C. furono sepolti in questo tumulo.
Dopo una breve visista alla tomba di Boschetti proseguiamo alla volta di Artimino. Il pullman ci lascia ai piedi della meravigliosa villa Medicea "La Ferdinanda", detta anche "villa dai cento camini" perchè se si guarda il tetto lo si può vedere occupato da tantissimi comignoli, per di più tutti diversi tra loro! Ci incamminiamo a piedi verso la necropoli di Prato Rosello lasciandoci alle spalle il borgo medievale di Artimno e...appena dopo la curva, si apre davanti ai nostri occhi un panorama da cartolina, un'ampia vallata con Firenze sullo
sfondo, si riusciva addirittura a vedere il duomo!
Facciamo il pieno di natura e gambe in spalla! Ci aspetta infatti una bella camminata eco-archeologica alla scoperta di un'intera necropoli principesca! Ci addentriamo sempre di più in sentieri di campagna e finalmente incontriamo il primo tumulo! Da qui in poi è un susseguirsi di scoperte, si ha davvero l'impressione di come doveva essere il paesaggio antico...ma cammina, cammina...che fame!!!
Ritorniamo in centro ad Artimino dove ci aspetta infatti un delizioso pranzetto tipico toscano con affettati, formaggi, ravioli al sugo di anatra ed una squisita tagliata, tutto accompagnato da un buon vino di Carmignano...degna ricompensa per le nostre fatiche! Fatto il pieno siamo pronti per visitare il nuovissimo Museo di Artimno, che conserva i magnifici corredi delle tombe che abbiamo visto questa mattina,tra cui una bellissima coppa in vetro blu, gli incensieri in bucchero (tipici di questa zona) e le placchette decorative in avorio lavorate a bassorilievo.
 Ci aspetta ora l'ultima tappa della nostra giornata: conquisteremo la vetta più alta del Montalbano per scoprire l'abitato etrusco di Pietramarina. Questo nome deriva dal fatto che nelle giornate particolarmente limpide, da questa cima si poteva addirittura vedere il mare! Si capisce quindi anche l'importanza strategica di questa zona  e comprendiamo bene perchè gli etruschi si siano stabiliti proprio qui!! L'abitato è stato frequentato dal VII al I sec. a.C. ed era tutto circondato da mura: proprio di fronte a queste abbiamo scattato una bella foto di gruppo!!
Ormai è giunta l'ora di salutare questi luoghi, il tramonto ci coglie mentre visitiamo gli ultimi settori dell'abitato, una luce quasi magica ci avvolge, le ombre si allungano e sembrano quasi ricostruire l'antica città...da un lato non vorremmo più partire, ma il calare del sole ci accompagna nella discesa verso il pullmann.
Torniamo quindi a casa, portando con noi le meraviglie etrusche di questi luoghi!
Arrivederci al prossimo Viaggio nel Tempo!!!

Ed ecco le foto della giornata scattate dal nostro fotografo-viaggiatore Lamberto!



 
Per saperne di più sul Parco Archeologico del Carmignano e il Museo Archeologico di Artimino:

E se volete un "assaggio" delle meraviglie etrusche di questi luoghi:


Tumulo di Montefortini e Tomba di Boschetti (da youtube, filmato realizzato dal Parco Archeologico del Carmignano)

Un ringraziamento particolare va anche alla nostra guida Annalisa, che cia ha accompagnato durante tutta la giornata con grande professionalità e simpatia, a Maria Antonia del Museo di Artimino, a Tommaso di Carabas che ci ha aiutato nell'organizzare perfettamente il tour, ed infine (ma non per importanza!!) ai ragazzi della Bottega Peruzzi che ci hanno servito un pranzo sublime!! Arrivederci a presto!!!

lunedì 12 settembre 2011

10-11 settembre: si è conclusa la gita a Roma in occasione della Mostra NERONE!

Ed eccoci al rientro da un altro Viaggio nel Tempo! Questa volta abbiamo viaggiato fino ai tempi di Nerone, abbiamo sognato e ricostruito l'estensione della favolosa Domus Aurea ripercorrendo i luoghi frequentati dall'imperatore.


Ma non solo! Con la "scusa" di vedere la mostra abbiamo potuto ammirae i siti archeologici più belli di Roma! Siamo partiti dal Colosseo, visitando anche i sotterranei e il terzo ordine, il quale regala una vista mozzafiato. Dopo una cenetta in Trastevere abbiamo fatto una suggestiva passeggiata notturna-archeologica partendo dal Campidoglio, attraversando il Foro romano e i Fori imperiali, arrivando fino al Colosseo, dove il nome NERONE spicca con eleganza dalle sue arcate. Il mattino successivo è stata la volta del Palatino, dove abbiamo ricostruito nel tempo la sua storia, partendo dalla capanna di Romolo fino al palazzo dei Flavi. Abbiamo poi attraversato il Criptortico neroniano, che doveva collegare la domus Transitoria di Nerone (la sua abitazione prima dell'incendio del 64 a.C.) alla domus Tiberiana (dove Nerone aveva vissuto i primi anni della sua vita) per concluedere con la splendida Coenatio Praecipua Rotunda.


Si tratta con tutta probabilità di un salone rotondo che, come dice Svetonio, "girava su se stesso tutto il giorno, continuamente, come la terra". Si è rinvenuto qui un grosso pilone centarle dal quale partono arcate le quali dovevano sorreggere un pavimento girevole azionato tramite un meccanismo idraulico e meccanico. Il pavimento girava lentissimo ed i commensali avevano invece l'impressione che fosse il soffitto a girare, probabilmente decorato con le costellazioni. Sul piano di appoggio in pietra del pavimento sono stati portati alla luce dei fori circolari con tracce di sostanze sostanze organiche oleose: all'interno di tali fori dovevano essere alloggiate delle sfere che permettevano il movimento del pavimento. Gli scavi, cominciati due anni fa dall'Ecòle Française de Rome, si trovano oggi nell'estremità nord-orientale del Palatino (Vigna Barberini) e la Coenatio doveva essere essere ubicata in una posizione particolarmente panoramica, dalla quale era possibile vedere tutta la parte centrale e più "scenografica" della Domus Aurea, con il vestibolo e lo stagnum, nel punto dove oggi sorgono il Tempio di Venere e Roma e il Colosseo.
Un grazie di cuore a tutti partecipanti che hanno seguito con entusiasmo tutte le visite proposte, macinando chilometri su chilometri nella capitale!!!
Arrivederci al prossimo Viaggio nel Tempo!!!